La storia del nostro secolo e mezzo educante

Giovedi, 12 Dic 2019, 07:25

Nella foto di seguito lo spazio messoci a disposizione sulle pagine della "VOCE dell'Unità Pastorale" e per agevolare la lettura, più in basso, il testo integrale dell'intervento.

I primi 150 anni di attività dell’Asilo di Pieve: l’educazione che viene da lontano.

Immerso nel verde, in luogo tranquillo con ampio spazio all’aperto, la sede del Polo per l'Infanzia "Bambino Gesù" è collocata nel cuore di Pieve di Guastalla. Proprio all'ombra del campanile della millenaria Basilica che silenziosa ha assistito ad avvenimenti storici di tutto rilievo. Nel 996 venne consacrata dal Papa Gregorio V e nel 1095 il Papa Urbano II vi tenne un Sinodo preparatorio del Concilio di Piacenza e di Clermont, celebre per la prima Crociata. Nel 1106 il Papa Pasquale II radunò un Concilio dove si definì la separazione civile ed ecclesiastica per le investiture. Presso quel luogo, sotto gli auspici dell'Associazione Nazionale degli Asili Rurali per l'infanzia, per impulso del benemerito Cav. Scaravelli Dott. Alessandro – e col continuo concorso di benefattori – nel 1869 fu istituito "L'asilo infantile di Villa Pieve di Guastalla".

Nacque grazie alla sottoscrizione volontaria dei cittadini, con l'acquisto di azioni da 2 lire, fino al raggiungimento della cifra necessaria per non dover ricorrere alla Pubblica Amministrazione, quale ente propedeutico della scuola elementare e ad essa complementare, rispettando gli indirizzi ministeriali di Ricasoli, Capponi e Gigli. Non ci son o testimonianze scritte nè orali delle motivazioni che indussero nei soci la volontà di passare a ente morale. Molto probabilmente la scelta fu presa per conservare il carattere caritativo e filantropico dell'istituzione di assistenza ai bambini poveri (art. 2 dello Statuto) e la somministrazione quotidiana della refezione (art. 5 - idem), che potevano essere salvaguardati soltanto con lo svincolo della Pubblica amministrazione statale; il solo modo per evitare l'assorbimento da parte delle forze politiche di un'opera, nata dalla generosità di privati cittadini.

Molto tempo è passato e tante cose sono cambiate, anche grazie alla ristrutturazione avvenuta nei primissimi anni 2000 e l'adeguamento, nella stessa fase, degli ambienti del plesso esistente, tra cui l’area di somministrazione pasti, l’area cucina e dispensa, i servizi igienici ed i locali per gli addetti. Poi la costruzione di una nuova ala – per una superfice complessiva di 600 mq –, composta da una sala per attività libere e spazi per atelier, sala riunioni e locali destinati alla Sezione Primavera (bambini dai 24 ai 36 mesi) alla luce della Legge Regionale dell’Emilia Romagna n.1/2000. Infine, un ulteriore ampliamento di 300 mq, destinato alla nuova attività di Nido di Infanzia, per i bimbi dai 9 ai 24 mesi.

Oggi questa splendida realtà del Polo per l’Infanzia, che è Nido, Sezione Primavera, Scuola d’Infanzia e Doposcuola, conta 45 bambini nei nidi 09-36 mesi, più di 100 nelle 6 sezioni di infanzia 3-6 anni, oltre 60 nel servizio di doposcuola, tutti accuditi da educatrici, insegnanti e personale ausiliario, per un complessivo di 27 dipendenti. Una grande famiglia, che tratta i temi della quotidianità con grande cura e passione nella consapevolezza di intendere i bambini come soggetto, cioè persone che sono tali e in quanto creature, figlie di Dio.

Diverse le iniziative intraprese per festeggiare degnamente i suoi 150 anni di attività. La seconda settimana di settembre, la serata di confronto tra lo psichiatra, sociologo e gaggista Paolo Crepet ed il vescovo Massimo ha offerto al vasto pubblico presente l'occasione di riflettere su “L’educazione come cerniera del cambiamento”.

Pochi giorni dopo, sabato 14 settembre, una Giornata di studi dedicata alle Scuole paritarie ha visto tra le altre, l’interessante relazione del segretario nazionale FISM Luigi Morgano (“Quale futuro per la Scuola Paritaria”) e la lezione magistrale “Sinite parvulos venire ad me” della Prof.ssa Barbara Rossi; il giorno seguente, la domenica, la Messa solenne in Basilica seguita dal pranzo comunitario per il "Compleanno". Di sicuro interesse anche la mostra "La memoria trasferita", allestita su una grande pannellatura proprio davanti al Sagrato della Basilica, ricca di documenti fotografici e testuali di un passato  nel quale l'intera collettività si identifica. A queste si sono sommate altre iniziative, improntate a incontri formativi per i genitori. Particolarmente rilevante ci è parsa la serata del 20 novembre sul tema "Il libro come strumento di relazione bambino-genitore", cui hanno fatto seguito, il 21 novembre, due ore di "tempo prezioso" rivolto a bimbi fino a 3 anni, inteso come approccio per la creazione di un ambiente e un contesto adatto alla lettura.

Per onorare a futura memoria i 150 anni di attività, infine, è stato attivato un progetto di crowdfunding online, per offrire la possibilità a quanti abbiano a cuore la nostra Scuola, oggi Polo per l'Infanzia, di donare una piccola cifra, con l'obiettivo di acquistare una nuova struttura-gioco, proprio come festeggiamento per il secolo e mezzo di vita. Per sollecitare questa partecipazione, diverse iniziative sono state approntate e continuano ad essere proposte; tra queste, la preparazione e la distribuzione de "Le caldarroste dell'Asilo di Pieve", che l'8 novembre ha vivacizzato il territorio all'insegna di questi gustosi e tipici "frutti di stagione". Nel frattewmpo, la raccolta fondi continua, su www.asilodipieve.com/crowdfunding

L'unione ...si fa forza! Grazie a tutti.

 

da: VOCE della Comunità Cristiana - n°24 - Dicembre 2019