Emilia-Romagna in zona gialla

Giovedi, 5 Nov 2020, 10:53

“Stiamo conducendo (scrivono sul sito della regione Emilia-Romagna) una battaglia contro il virus che non ci deve vedere arretrare, un impegno che ci coinvolge sia come Istituzioni che come singoli cittadini, chiamati a rispettare le limitazioni previste da questo nuovo DPCM, pur nella consapevolezza dei sacrifici anche pesanti che questo richiederà per tutti. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, il sistema sanitario sta tenendo, ma dobbiamo ridurre la curva del contagio per evitare che raggiunga livelli di pressione che inevitabilmente ricadrebbero sulle prestazioni ordinarie. Siamo la Regione che fa gli screening epidemiologici più estesi, col più alto numero di test sierologici, per individuare i positivi asintomatici e che arriva a fare in media 18-19 mila tamponi al giorno. A giorni avremo a disposizione un milione di tamponi rapidi, che saliranno a quasi 3 milioni entro fine mese. Strumenti importanti, con in primo piano lo sforzo senza sosta di medici, infermieri, operatori sanitari che ancora una volta voglio ringraziare. Tuttavia il rischio zero non esiste e, lo ripeto, la battaglia che abbiamo davanti, in attesa del vaccino, richiede ancora uno sforzo collettivo e comportamenti individuali improntati al massimo della responsabilità. A partire dal rispetto delle tre regole fondamentali – uso della mascherina, distanziamento, igiene delle mani – che rappresentano una barriera fondamentale di difesa contro il virus”.

Le misure in vigore in Emilia-Romagna

L’attività didattica ed educativa per la scuola dell'infanzia, il primo ciclo di istruzione (elementari e medie) e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina.