In rete gira una bellissima leggenda riguardo gli Himba, una popolazione nomade della Namibia che segue la transumanza delle mandrie di bovini in cerca di acqua. Parla del fatto che ad ogni bambino alla nascita è associata una canzone.
La canzone della vita
❝La data di nascita di un figlio non viene conteggiato da quando nasce, né da quando è concepito ma dal giorno in cui il bambino era un pensiero nella mente di sua madre.
Quando una donna decide che avrà un bambino, va fuori e si siede sotto un albero, da sola e ascolta fino a quando può sentire, il canto del bambino che vuole venire. Dopo aver sentito la canzone di questo bambino, lei torna da colui che sarà il padre del bambino e la insegna a lui.
Poi, quando fanno l’amore per concepire fisicamente il bambino, per un po’ di tempo cantano la canzone del bambino, come un modo per invitarlo e quando la madre è incinta, insegna la canzone del bambino alle levatrici e alle vecchie donne del villaggio, in modo che quando il bambino nascerà, le donne anziane e le persone intorno a lei, cantino la canzone del bambino per accoglierlo.
Se in qualsiasi momento durante la sua vita, la persona commette un crimine o un atto sociale aberrante, l’individuo è chiamato al centro del paese e le persone della comunità formano un cerchio intorno a lui o lei e poi gli cantano la sua canzone.
La tribù riconosce che la correzione per un comportamento antisociale non è la punizione ma è l’amore e il ricordo della propria identità.
Quando si riconosce la propria canzone, sparisce la voglia o il bisogno di fare cose che possano ferire un altro. Va così la loro vita: nel matrimonio, le canzoni sono cantate, insieme.
Infine, quando questo bambino adulto è sdraiato sul letto, pronto a morire, tutti gli abitanti del villaggio conoscono il suo canto e cantano, per l’ultima volta, il canto a quella persona.❞
Foto di Eric Lafforgue
da https://www.eticamente.net/44653/gli-himba-e-la-canzone-della-vita.html?cn-reloaded=1